![]() ![]() Un attimo prima era scura, taurina, minotauresca, quello dopo era magra e femminea, il momento successivo ancora era lei stessa un gatto, un gatto selvatico sfregiato, enorme, grigio-verde, il volto contorto dall'odio.Ĭi sono dei gradini davanti alla nostra veranda, quattro scalini bianchi di legno che necessitano di una mano di vernice sapevo che erano bianchi, pur vedendoli verdi, come tutto il resto, attraverso il binocolo. ![]() Nel percorrere il vialetto, la sagoma tremolava e si tramutava. Sperai che non potesse vedermi, e di essere, in una casa al buio, protetto dai vetri delle finestre, invisibile. Il cuore cominciò a martellarmi in petto, a battere così forte da far male. Ma la sagoma che si avvicinava dal vialetto non era il Lucifero di Milton. Non avevo mai visto il Diavolo prima, e pur avendo scritto di lui in passato, se costretto avrei ammesso che non ci credevo affatto, se non come figura immaginaria, tragica e miltoniana. Lo vedevo dal binocolo, chiaro come il giorno. “E c'era davvero qualcosa che si avvicinava dal vialetto, in direzione della casa. ![]()
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